16 aprile 2018, martedi

A qualsiasi livello l'Atleta non può non curare l'allenamento, elemento importante per il massimo rendimento alla prova del fuoco.
Nel mio caso il punto che devo curare maggiormente, utilizzando una "moto" che mi costringe a tenere le gambe come fosse uno scooter, è appunto la posizione delle gambe.
Quale miglior soluzione che utilizzare il piccolo scooter Piaggio Liberty 125 (di mia figlia), ancora più sacrificato a livello gambe pilota?

E così verso le 11 di stamattina, quando il cielo si è aperto dopo due scrosci di pioggia, siamo saliti al castagneto per pranzare (due panini a testa e caffettino), poi siamo saliti a Gragnano per fare due foto, da qui a Madonna dei Boschi, Monghidoro, Raticosa e Pietramala per comprare pane toscano e finocchiona.
Giù via Piancaldoli, Giugnola, Belvedere, Sassoleone, Villa Sassonero, Bisano e verso casa lungo la SP 36 della Val di Zena, che già in mattinata avevamo percorso per raggiungere il Monte delle Formiche.

Oltre cento chilometri in scioltezza, un po' limitati in salita dai soli undici cavalli del mio muletto, ma liberi di toccare velocità impensate nelle lunghe discese.
Consumi a livello Integra, comodità per chi sta dietro notevole, gambe belle sacrificate per chi sta davanti, un buon allenamento per le tante ore che dovrò stare alla guida negli oltre 5mila km di Norge018, se Dio vorrà.

Giovanna si è divertita e mi ha proposto un girello del genere per domani: prenderemo Integra, non vorrei si ingelosisse.

Il Castagneto della Badia





Gragnano


Piancaldoli